(Italiano) Lettura dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana – Proposta del progetto culturale collettivamente memoria

ORIGINAL LANGUAGES, 26 Apr 2021

Silvia Berruto – TRANSCEND Media Service

Ora e sempre RESISTENZA

25 Apr 2021 – «Sempre ne è valsa la pena.

Anche se abbiamo sofferto

anche se abbiamo patito

ne è valsa la pena.

Ho fatto la staffetta per tre formazioni:

la Brigata Perlasca

la 122ma Garibaldi

e la 7ma Matteotti.

Perciò in Vallesabbia (Brescia) è stato il mio impegno.

E penso di aver fatto di aver fatto il mio dovere come Italiana.

Grazie»

Così Elsa Pelizzari, la staffetta partigiana ‘’Gloria’’ di Roè Volciano (Brescia).

 

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A Lei – Donna, Partigiana, Maestra, Compagna e Amica da tanto tempo, l’onore di leggere l’incipit dell’Articolo 13 della Costituzione della Repubblica Italiana come da locandina qui di seguito.

 

25 APRILE 2021
Ore 11:00
Dal vivo e dal palco dell’autorevolezza della Costituzione della Repubblica italiana è stata effettuata la lettura collettiva, sincrona e nonviolenta, dei Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.

In spazi reali, non virtuali, non solo da Aosta e dalla Valle d’Aosta si è agito l’esercizio di libertà applicata nella lettura dei Principi fondamentali della Costituzione Italiana: il protagonismo civile politico e sociale interpretato da13 cittadine e cittadini reali.

L’eccezionalità della lettura sta nel superamento della dimensione spazio-temporale.

«Alocalizzata» e sincrona, la lettura ha unito 12 cittadine e cittadini e una staffetta partigiana, appartenenti a luoghi diversi della penisola, separati solo dalla congiuntura sfavorevole della restrizione della libertà personale, e che altrimenti sarebbero stati delocalizzati, ognuno impegnato nel rispettivo territorio, ha sancito la volontà collettiva di esserci.

Di essere protagonisti.

Oggi per voce dei giovani resistenti che nel 2017 videro censurata la lettura dei Principi della Costituzione della Repubblica Italiana – a cura e per l’impegno fattivi di noti e inautentici democratici – i Principi fondamentali letti, ora, in piena Libertà.

Giovani e adulti, resistenti e liberi, si riappropriano della Libertà esercitando, in forma di protagonismo, il loro impegno culturale civile e politico diretti.

Protagonisti della lettura sono stati: Andrea C., Silvia D., Silvia B., Erika, Enza, Jada, Matteo, Delia, Enrico, Imane, Francesca e Maria Grazia.

Madri figlie e figli e nipoti.

Due di loro, a loro volta, sono figlie della staffetta partigiana Adriana e dell’internato militare Francesco deportato in lager in Germania e in Polonia. Tre sono nipoti di questi indimenticabili nonna e nonno.

L’incipit dell’Articolo 13 «La libertà personale è inviolabile» è sempre stato letto, da tradizione, ove possibile, da un partigiano: oggi dalla staffetta partigiana bresciana Elsa Pelizzari.

L’Articolo 10 è stato letto da Imane, giovane donna marocchina, in attesa da tre anni dell’approvazione della richiesta di rilascio della cittadinanza italiana.

Per anni la studentessa liceale Imane ha letto i Principi fondamentali della Costituzione dal palco delle autorità il 25 aprile in Piazza Emile Chanoux.

Il 25 aprile 2013 era sola, ma non da sola, sul palco.

Oggi Imane ha accettato ancora una volta di leggere, su mia proposta, l’articolo 10 in italiano e  in lingua araba.

Mi domando spesso che antifascisti saremmo se non avessimo incontrato tutte le partigiane e i partigiani che abbiamo avuto l’onore di conoscere e dalle quali e dai quali abbiamo imparato ad essere un po’ migliori.

Ricordo:

Anna Cisero 

Dopo i ricordi forti e indimenticabili delle Sue lotte e la trepidazione per la Liberazione,  Anna – sempre con gli occhi lucidi – amava ricordare il Suo 25 aprile-tipo degli anni più recenti.

«Il 25 aprile per me, e per la mia famiglia, è sempre stata festa come il Natale per i credenti.

Dopo le celebrazioni istituzionali in Piazza Emile Chanoux era un rito «riunirsi a pranzo con i miei figli e i miei nipoti e trascorrere la giornata tutti insieme».

Anna Cisero è stata la prima, facevo ancora parte dell’Anpi regionale della Valle d’Aosta, a sostenere e a contribuire da protagonista al progetto culturale «Collettivamente memoria»

Anna è stata la prima partigiana a leggere l’incipit dell’Articolo 13: «La libertà individuale è inviolabile».

E molte volte ha letto e commentato l’Articolo 13 in Collettivamente memoria.

Ida Desandré che dal 2004 è stata, con Camillo Greggio, la bussola e la sostenitrice e la Maestra più preziosa e determinata delle mie ricerche e del mio testardo «dovere di ricordare» realizzatosi concretamente dal 2008 in poi nel progetto culturale «Collettivamente memoria».

Ospite d’onore di Collettivamente memoria in tanti Giorni della Memoria è nel mio cuore e nelle mie lotte di tutti i giorni.

Una presenza presente al presente.

Al presente di molti di NOI.

La ballata per Ida PE PA PÉDRE LO TSEMEUN (Per non perdere la strada) dell’amico Roberto Contardo, figlio di Ida, che Le dedica così questo 25 aprile 2021.

Lidia Menapace

Ad Aosta

A Milano nel Convegno Nazionale «La violenza e il coraggio. Donne, Fascismo, Antifascismo, Resistenza. Ieri e oggi» del 16 marzo 2013.

Su Radio delle donne segnalo Un ricordo di Monica Lanfranco del 7 dicembre 2020 per Radio 3; il ricordo di Monica Lanfranco e di Maurizio Acerbo sempre il 7 dicembre 2020; l’8 marzo 2021 ancora nel ricordo di Monica Lanfranco e altri in «Lidia Menapace, la sua eredità il nostro futuro»; il numero 1 del 2021 di MAREA monografico su Lidia Menapace.

Italo Tibaldi, con Ida Desandré e Anna Cisero, è il dedicatario di Collettivamente memoria.

Ha sempre seguito e sostenuto il progetto culturale.

E’ stato un Maestro.

Mi ha chiesto di accettare il passaggio del testimone.

Con molti dubbi ho accettato.

Così ora è per sempre.

Ci ha regalato il suo sapere e anche un’ultima intervista.

Il titolo è mutuato da un monito di Italo: «Noi non moriremo in silenzio».

Una dedica speciale a fine intervista è anche il suo testamento spirituale per tutti se è vero quanto si dice che «Chi ascolta un testimone diventa, a sua volta, un testimone».

Romano Colombini che ha seguito e sostenuto le lotte dei giovani di Collettivamente memoria i primi, storicamente, a leggere il 25 aprile del 2010, dal palco delle autorità in Piazza Chanoux, i Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana (https://silviaberruto.wordpress.com/2010/05/08/aosta-25-aprile-2010-lettura-collettiva-della-costituzione-della-repubblica-italiana/).

La censura di alcuni noti fascisti di sinistra (che, come ricordo sempre, non è solo il titolo di un bel libro da leggere a cui rimando ma anche questo imperdonabile gesto, sia dal punto di vista politico e culturale) ha impedito a quelle cittadine e a quei cittadini di leggere, come da proposta di Collettivamente memoria sin dal 2010, i Principi fondamentali dal palco delle autorità il 25 aprile 2017.

Romano, nel sostenere questa lotta, diceva: «Come puoi testimoniare resistere è ancora un verbo attuale. Forza Silvia» (16 aprile 2017).

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E’ stato Paolo Canipari, allora presidente dell’Arci di Salò  di cui ero socia, e di ANPI Salò, a chiedermi di far parte della Commissione scuola Bruno Lucchini e ad invitarmi ad un incontro a Villanova sul Clisi, lunedì 11 ottobre 2010,  per sancire l’operatività della Commissione scuola «Bruno Lucchini» appena costituita dal coordinamento dei circoli Anpi della zona Garda Valsabbia e a chiedermi di farne parte.

Mi domando ancora che antifascista sarei senza l’esperienza nella Commissione Scuola ANPI Dolores Abbiati di Brescia alla quale fui invitata a partecipare proprio da Romano Colombini e proprio l’11 ottobre 2010!

Di seguito segnalo le iniziative della Commissione Scuola ANPI Dolores Abbiati di Brescia per il 25 aprile 2021.

Tutte le mattine, per una decina di giorni, fino al 25 aprile, la pagina Facebook della Commissione scuola ANPI “Dolores Abbiati” di Brescia ha pubblicato un racconto audio/video dedicato a una figura o un episodio della Resistenza (di argomento non strettamente locale). Per far conoscere questa iniziativa, la Commissione scuola ha preparato una “locandina animata” (fare clic qui).

La serie si è conclusa domenica 25 aprile con la rivisitazione di una delle “Pillole”, quella dedicata al partigiano “Undici”, realizzata da un gruppo di studenti e studentesse dell’Accademia delle belle arti di Santa Giulia (fare clic qui).

La Commissione scuola “Dolores Abbiati”, inoltre, ha collaborato con SENZA Rotelle (FIAB di Avellino), ANPI di Avellino, Centro di Ricerca “Guido Dorso”, FIAB Amici della Bici Brescia e Sezione ANPI di Villa Carcina, per ricordare il brigadiere dei Carabinieri, poi dirigente del CLN, Modestino Guaschino (fare clic qui), assassinato brutalmente dai Fascisti a Villa Carcina l’11 marzo 1945. Alla commemorazione, che si è svolta in contemporeanea (e in diretta straming su Facebook – qui) nelle vie Modestino Guaschino ad Avellino e a Villa Carcina, ha fatto giungere il proprio saluto la Senatrice a vita Liliana Segre, che ha risposto all’appello della Professoressa Emiliana Mannese, nipote di Modestino Guaschino.

Mi domando che antifascista sarei se non fossi stata la nipote di un internato militare.

A Lui devo l’indicazione della strada e i modi per non smarrirla.

Per Francesco Gallinari, IMI, deportato in Polonia e in Germania.

Silvia Berruto, antifascista sempre 

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Silvia Berruto è membro della rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente, giornalista contro il razzismo, antifascista, amica e persuasa della nonviolenza.

® Riproduzione riservata

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