(Italian) Aosta. Un 25 Aprile Giovane

ORIGINAL LANGUAGES, 2 May 2011

Silvia Berruto, antifascista – TRANSCEND Media Service

A cura degli studenti Imane El Baladi e Andrea Lamberti

Imane El Baladi, 18 anni insieme ad Andrea Lamberti, 19, sono i due giovani studenti protagonisti del 25 aprile 2011 ad Aosta (Italy).
Entrambi hanno fatto una scelta di impegno civile.
Entrambi, con emozione ed entusiasmo giovanili, sono stati i protagonisti sinceri di un giovane 25 aprile 2011 ad Aosta che la cittadinanza, e non solo, non dimenticherà facilmente.

L’impegno civile, assunto con consapevolezza da entrambi, a testimonianza dell’accettazione e  dell’assunzione del testimone che a loro è stato passato dagli adulti e dai partigiani più anziani, che passa attraverso una necessaria attualizzazione della celebrazione del 25 aprile, è stato adeguatamente interpretato.

Imane, studentessa della IV A del liceo scientifico tecnologico di Aosta, ha letto dal palco cerimoniale di Piazza Chanoux, come l’anno scorso, I PRINCIPI FONDAMENTALI – ovvero i primi 12 articoli della Costituzione della Repubblica Italiana – carta dei valori di fondo dei diritti di tutti e delle regole per tutti.
Nessun giornalista ha notato, annotato e riportato, che Imane già l’anno scorso era sul palco con
altre studentesse e altri studenti tra cui Elvin Ceca, Khouloud Shaker, Giada Liquori, Fjoralba Xeka, Francesca Borruto, Gaia Castori, Sofia Marcoz e Francesco Facheris per la lettura.

Sui giornali locali abbiamo appreso che sono stato letti 11 oppure 13 articoli.
Per questa seconda versione c’è però una comprensibile giustificazione. Infatti il progetto culturale “Collettivamente memoria” che propone dall’anno scorso la lettura della Costituzione della Repubblica Italiana a scuola, in biblioteca e in piazza (un inedito ricorda la fonte vivente della staffetta Anna Dati a cui è stata dedicata, insieme a tutte le donne R-esistenti sia l’anno scorso che quest’anno la lettura collettiva della Costituzione) prevedeva un assetto intergenerazionale per la lettura del palco. Una studentessa, un’insegnante e una/un partigiana/o per la lettura dell’Articolo 13.

Imane sola, ma non da sola, ha letto con viva emozione, dettata dal senso di responsabilità di questo compito, che quest’anno gravava interamente sulle sue spalle, gli articoli a ricordare a tutte le cittadine e a tutti i cittadini, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana.

Una lettura determinata anche se emozionata che ha messo in luce le incongruenze e le contraddizioni del nostro modo di essere COLLETTIVAMENTE cittadine e cittadini, non ancora di fatto pienamente democratici.
Imane ha ricordato, tra l’altro, attraverso la lettura dei principi fondamentali, alle Italiane e agli Italiani che le vietano il riconoscimento della cittadinanza – da straniera questo è ancora attualmente il suo status – che l’articolo 10 della Costituzione norma la condizione giuridica dello straniero, regolata dalla legge e assicurata dalla Costituzione Italiana in conformità con i trattati internazionali.

Andrea Lamberti, matricola della facoltà di filosofia e il più giovane componente del comitato regionale dell’ANPI Vda, al parco della Rimembranza, dopo la deposizione della corona d’alloro ai caduti della Resistenza e dei deportati dei lager, ha tenuto un discorso celebrativo che, per la passione e la gestualità agite, ha ricordato lo stile di un’orazione, non di un’invettiva, è stato ritmato
da tre lunghi applausi da parte del pubblico presente che ha sancito l’impossibilità di un’improbabile visione “condivisa” della storia.

Sei minuti e trentaquattro secondi per un contributo culturale, storico e di attualità, permeato di impegno civile, per un testo preparato anche se portato a braccio, in linea con i contenuti dei documenti e dell’appello dell’ANPI nazionale.

Da un punto di vista formale, puramente filologico, l’impianto del testo del’”orazione” è connotato da un incedere improntato all’appartenenza, al dovere della scelta, al “prendre parti” in quel binomio ancora in essere di antifascismo/fascismo, alla necessità di costruire azioni e resistenze per la realizzazione di utopia concreta necessaria per un cambiamento dello status quo e per un mondo migliore.

Due le cadute di stile, estrapolo e dunque mi espongo all’inevitabilità dell’errore dovuta alla decontestualizzazione, dovute, la prima ad una generalizzazione per la locuzione avverbiale usata impropriamente: “non possiamo scordarci che i valori di giustizia vengono sempre calpestati” contenuta in un passaggio immediatamente precedente all’episodio dell’allontanamento dei militari.

La seconda, successiva all’allontanamento dei militari, sta in una locuzione esagerata usata da Lamberti dalla quale prendo le distanze, anche se comprendo il processo di produzione del concetto, peraltro condiviso da molte persone anche in età avanzata, con le quali ho riletto il testo del discorso di Lamberti.
Non cito volutamente la seconda affermazione perché l’estrapolazione espone inevitabilmente all’errore della decontestualizzazione. Pertanto invito tutti alla lettura del testo integrale di Andrea Lamberti.

Testo discusso e oggetto del conflitto in atto fra le parti: forze armate, istituzioni e ANPI Valle d’Aosta.

A due terzi del discorso infatti gli alpini del picchetto hanno ricevuto l’ordine di sciogliere le righe, poi è stata la volta dei due carabinieri in alta uniforme di stanza davanti al monumento dei Morti per la Libertà, infine di alcuni politici.

Episodio inedito nella storia della manifestazione per la festa del 25 aprile, accadimento di non ritorno e oggetto di indispensabile riflessione per tutte le parti coinvolte.

Dal flyer per la campagna di tesseramento 2011 ANPI di Brescia, mia città natale …
“La parola d’ordine è: “Io mi iscrivo all’ANPI perché la Resistenza non sia memoria del passato ma la pratica del presente”

Molti sono gli intellettuali e gli artisti che condividono.

Margherita HACK, Serena DANDINI, Dacia MARAINI, Giuliano MONTALDO, Andrea CAMILLERI, Franca RAME e Dario FO, Gustavo ZAGREBELSKY

Dice Dacia MARAINI: “è l’idea di personaggi illustri ” UN ATTO DI FEDE LAICO” …

Dopo l’esecuzione di “Montagnes Valdôtaines”, chi è rimasto ha letto con notevole commozione COLLETTIVAMENTE il testo “IL MONUMENTO A KESSERLING”
Imane, subito dopo, ha lanciato il canto “O bella ciao” cantata

leggi anche:
http://silviaberruto.wordpress.com/2010/05/08/aosta-25-aprile-2010-lettura-collettiva-della-costituzione-della-repubblica-italiana/
APPELLO per il 25 aprile

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