(Italiano) Grande Storia dalla Norvegia

ORIGINAL LANGUAGES, 7 Aug 2017

Johan Galtung | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service

Perché qualcuno dovrebbe essere interessato alla Norvegia, quel piccolo paese allungato verso Nord, su verso il Polo Nord.

Perché come siamo in grado di comprendere la geologia della terra perforando punti diversi in profondità attraverso molti strati, così possiamo comprendere la storia della terra andando a scavare in profondità qualunque punto attraverso strati temporali, i millenni passati, i secoli, i decenni, gli anni. Questo “punto” non deve essere necessariamente un paese o una qualche unità geo-politica. Potrebbe essere la famiglia, la genealogia. La vostra per esempio. I dati ci sono.

Quindi, come si è evoluta la Norvegia? Dove si trova oggi? Dove può trovarsi?

Frede Castberg, giurista costituzionale, consigliere del ministero per gli esteri norvegese, rettore dell’Università di Oslo, ha scritto un manuale: The Nowegian Way of Life, Lo stile di vita norvegese, (Londra: Heineman, 1954). Per incominciare.

Originariamente la Norvegia è stata probabilmente abitata da una popolazione scura di capelli, brachicefala; più tardi dominata da una gente dai capelli chiari, cranio allungato, più alta. Essa rese differente la Norvegia della costa da quella dell’interno, verso Est. La conformazione geografica favorì la pesca e piccole fattorie, separate, autosufficienti; pochi villaggi e cittadine. Cinquanta piccoli regni si unificarono nell’anno 872, almeno così si dice. Durante l’Era dei Vichinghi, 800-1050. Durante il Medioevo del continente.

L’Era dei Vichinghi tuttavia non è stata simile al Medioevo del continente, chiuso, statico. Piuttosto simile al mondo antico continentale, ma risalente a parecchi secoli dopo.

L’antichità aveva a che fare con navi, conquiste, uccisioni, rapine, donne-schiave anche in vendita. Così erano i Vichinghi nordici, con imbarcazioni più filanti, senza chiglia, che si tiravano in secco più velocemente; larghe, adatte a portare molto carico frutto di saccheggi, vivente oppure no.

I loro domini andavano dal Nord America, passando per Groenlandia-Islanda-Isole Faroe, fino alle regioni interne di Francia (Senna) e Russia (Volga), Galizia e costa iberica, Mediterraneo, Costantinopoli, Caspio – mar Nero, Baghdad. Governando con capacità politica; producendo grandi opere letterarie, le saghe.

Quanto annunciato dalle cupe e pessimistiche saghe si dimostrò poi vero. Le vecchie divinità nordiche si arresero al Cristianesimo, a Satana e a Dio. Il che significò speranza.

Poi la Norvegia recuperò sul Medioevo: un secolo (1130-1240) di guerra civile devastante (Birkebeinere/Baglere) e in Europa l’apocalittica Morte Nera (1346-48 e oltre), che uccise metà della popolazione della Norvegia, poveri e ricchi. Dopo un breve periodo sotto la Svezia, fu costituita nel 1397 l’unione Svezia-Danimarca-Norvegia; la Svezia ne uscì nel 1536, rimasero Danimarca-Norvegia come sfruttatore-sfruttato, che combatterono le guerre di Copenhagen contro la Svezia e, insieme a Napoleone, contro Inghilterra e Russia. Danimarca e Norvegia persero vasti territori in favore della Svezia; e con il trattato di Kiel, nel Gennaio 1814, la Danimarca cedette la Norvegia alla Svezia.

Seguirono quattro incredibili mesi, che il 17 Maggio 1814 dettero origine a una Costituzione fondata sulla sovranità del popolo – “popolo” a significare innanzitutto contadini, “sovranità” a intendere rispetto a Danimarca-Svezia. Ma nel Luglio 1814 arrivò l’esercito svedese a reclamare il suo bottino, la Norvegia. Trattato di Moss.

Poi sotto la Svezia, in alleanza con il Re svedese e la politica estera svedese fino a che la Norvegia se ne tirò fuori molto astutamente nel 1905.

Successivamente fu sotto l’Inghilterra, con sufficiente anglofilia da opporsi al conferimento del Premio Nobel per la pace a Gandhi, nel 1940-45 l’invasione-occupazione tedesca dopo che l’Inghilterra infranse la neutralità della Norvegia, quattro anni sotto nessuno nel 1945-1949, adesione alla NATO, poi sotto gli USA. E illimitata americanizzazione. (*)

Finora per 68 anni; dopo 5 anni sotto la Germania, 90 anni sotto la Svezia, 400 anni sotto la Danimarca; 500 anni di Protestantesimo Evangelico.

Dopo l’Era Vichinga un paese dominato, oppresso. E un paese devastato a seguito della guerra civile e della Morte Nera.

Tuttavia, importa chi comanda. Svezia-Danimarca erano abbastanza simili per darsi vicendevole aiuto e piuttosto piccole per riuscire a opporsi.

L’Inghilterra, un tempo conquistata dai Vichinghi, ha conquistato la Norvegia almeno sotto l’aspetto linguistico: all’Università di Oslo oggi si studia Ibsen tradotto in Inglese. Sempre più riunioni pubbliche sono condotte in Inglese.

La Norvegia, in quanto alleanza Danimarca-Norvegia, combatté le guerre danesi contro la Svezia, con Napoleone contro Inghilterra-Russia, e perse. In quanto alleanza Svezia-Norvegia, neutrale. In quanto alleanza USA/NATO+estesa-Norvegia, ha combattuto le guerre USA in Afghanistan-Serbia-Libia. Il che ci porta all’oggi e più in là. Esattamente, “dove siamo”?

Una Norvegia bellicosa, che minaccia la Russia con armamenti offensivi; e 248 distretti con una milizia interna su 249 che non sono in grado di difendersi. “Addio alla nazione pacifica’” scrive Ramla Alnahi che venne in Norvegia dal Medio Oriente a metà degli anni ’90 (Klassekampen 9 Giu 2017) e non crede che il governo abbia il controllo dell’esercito della Norvegia in Siria.

Una Norvegia caratterizzata dalla disuguaglianza, dove gli investimenti si sono spostati dall’economia produttiva reale all’economia finanziaria speculativa (Klassekampen 3 Gen 2017, 25 Feb 2017). Vecchia storia: prezzi delle case galoppanti, crediti a costruttori e acquirenti, prestiti tossici – e la bolla scoppia. La Norvegia è ricca, salverà le banche fino alla prossima circostanza del genere; per quanto tempo?

Forse anche più inquietante è “chi siamo noi?”. L’americanizzazione ha procurato alla Norvegia uno stato di guerra e disuguaglianza sociale, che vengono accettati dalla maggior parte dei Norvegesi perché essi accettano gli USA. Un nuovo “noi”? Esiste un precedente “noi” norvegese?

C’è un modo per saperlo. Che cosa è il Cristianesimo? Individuate delle citazioni fondamentali dalle Scritture, incominciando con Giovanni 3:16: Che cosa è Roma? Individuate delle parole chiave dalla vita quotidiana, come “usus tyrannus est”, l’abitudine è tiranna. Che cosa è la Norvegia? Individuate delle parole chiave dalla vita quotidiana, come “tende a evolvere bene”. Nessun grande autore, dalla gente, da secoli.

Aggiungete il passato di una Norvegia che rompe le alleanze: che nel 1814 abbandona una Danimarca che affonda non avendo alcun tornaconto ad aiutarla a costruire qualcosa di nuovo, che nel 1905 abbandona per convenienza una Svezia che non sta affatto affondando. E’ tempo per il ratto norvegese di cambiar nave e di salire a bordo di una Unione Europea sempre più gradita. A meno che gli USA non gettino fuori bordo Trump – che sta lavorando alla sua rielezione nel 2020.

E’ uno scenario probabile, considerati gli ultimi sei secoli. Esiste un’alternativa?

Un ratto norvegese sicuro di sé, che abbandona una nave per costruirsi la propria: difesa difensiva, neutrale tra l’Occidente e il Resto; con posti di lavoro concreti, non solo lavori finalizzati a una minore disuguaglianza; vedere il buono in tutto, per progetti che connettono buono con buono. Una Svizzera, attenta anche a una pace positiva.

NOTA:

(*) Nota personale. La Norsk Rikskringkasting, la BBC della Norvegia, ha trasmesso una mia intervista nel programma condotto da Ole Torp; pensavo che sarebbe stata sui miei 60 anni di lavoro per la pace e sulle mie pregresse esperienze; a criticare lo stato di belligeranza degli USA, a predire il declino e la caduta del loro impero, a mettere in guardia contro la “sicurezza” degli Stati Uniti. Non una parola sulla pace, nessun dibattito sulla politica USA-Norvegia: un tormento di sciocchezze infondate, che ha provocato una valanga di proteste da parte dei telespettatori.

Evidentemente il suo compito era difendere l’alleanza. Per finire ha persino tagliato quello che avevo detto sul premio Nobel per la pace a Liu Xiaobo – una provocazione, avrebbe potuto essere deferito alla commissione di controllo– e sui 20 milioni di assassinati dagli USA in 37 paesi dopo il 1945, tutto solidamente documentato. Ole Torp è incompatibile con la democrazia e dovrebbe essere mandato in pre-pensionamento.

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Titolo originale: Macro-History from Norway – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Franco Lovisolo per il Centro Studi Sereno Regis

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