(Italiano) L’arrivo dell’Apocalisse: tra una manciata di secondi…

ORIGINAL LANGUAGES, 27 Jan 2020

Elena Camino | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service

L’annuncio in diretta

23 Gennaio 2020 – Il 23 gennaio 2020, come era stato preannunciato, l’orologio dell’Apocalisse è stato ‘aggiornato’. L’annuncio è stato dato dalla sede del National Press Club di  Whashington.

Come ogni anno dal 1947, anno  in cui è stato inventato, questo orologio simbolico indica quanto l’umanità sia vicina al ‘doomsday’- il giorno dell’apocalisse,  cioè al momento in cui i conflitti tra gruppi umani porteranno alla distruzione reciproca e all’annientamento dell’umanità.

A spostare le lancette dell’orologio sono ogni anno alcuni membri del Bulletin of the Atomic Scientists, insieme a personalità che si sono distinte per le loro esperienze nei settori in questione (tecnologie nucleari e scienza del clima) ma anche in attività volte a conseguire la pace.  La loro decisione viene presa dopo aver consultato numerosi esperti di tanti campi del sapere, inclusi alcuni Premi Nobel.

Quest’anno tra questi saggi  c’erano  Mary Robinson (che fu Presidente dell’Irlanda) e Ban Ki-moon (ex- Segretario Generale delle Nazioni Unite).

Il messaggio che oggi è stato comunicato ai governanti e alle società civili di tutto il mondo è drammatico:  mancano 100 secondi a mezzanotte, l’umanità non è mai stata così vicina all’autodistruzione!

La dichiarazione che accompagna la nuova posizione delle lancette è questa:

L’umanità continua a trovarsi di fronte a due pericoli mortali – la guerra nucleare e il cambiamento climatico –  la cui gravità è enormemente aggravata  da un fattore di moltiplicazione che è la guerra informatica.  Questa condizione riduce la capacità della società di reagire: la sicurezza internazionale è in condizione critica non solo perché esistono queste minacce, ma perché i leaders mondiali hanno permesso che le infrastrutture politiche internazionali di gestione della rete informatica  sfuggissero al controllo.

La storia del Doomsday Clock

Quando fu creata questa potente metafora, nel  1947,  il pericolo maggiore che correva l’umanità arrivava dalle armi nucleari, e in  particolare dal clima di ‘guerra fredda’ che vedeva schierate le due grandi potenze di allora, Stati Uniti e Unione Sovietica, impegnate in una corsa agli armamenti.

La lancetta dei minuti è stata spostata 23 volte, e negli ultimi anni la sua posizione si è sempre più avvicinata alla ‘mezzanotte’. Andiamo a ritroso nel tempo, e vediamo alcune date.

IT IS STILL 2 MINUTES TO MIDNIGHT

Nel 2019 la situazione era già stata definita come ‘anomala’, perché segnata da un pericoloso allontanamento dalla posizione di  leadership che per qualche tempo aveva fatto riconoscere agli USA un ruolo leader verso un pianeta più sicuro e più sano. Si sottolineava la presenza minacciosa di autocrati, la difficoltà di distinguere realtà e finzione, e uno stato di rischiosa paralisi  politica.

1995 IT IS 14 MINUTES TO MIDNIGHT

Ma facciamo un grosso salto indietro, e torniamo al 1995.  L’orologio segna ben 14 minuti dalla mezzanotte, anche se stanno riducendosi le grandi speranze di eliminare i depositi di armi nucleari.   Ci  sono gruppi politici in USA che temono il rafforzamento della Russia dopo la fine della guerra fredda, e non intendono fare un passo indietro: sulla Terra sono presenti più di 40.000 ordigni nucleari.

1947  IT IS 7 MINUTES TO MIDNIGHT

Il 1947 è l’anno in cui il simbolo del Doomsday Clock fa la sua comparsa sul  Bulletin of Atomic Scientists: esso simboleggia l’urgenza – che I fondatori del Bulletin e più in generale una vasta parte della comunità scientifica – vogliono trasmettere al pubblico e ai leaders politici di tutto il mondo.

Il ruolo simbolico dell’Orologio dell’Apocalisse sembra trasformarsi, passando dai minuti ai secondi, in un grido disperato di allarme. Le armi  nucleari sono sempre più piccole e maneggevoli, e sempre più potenti. Possono essere stivate e trasportate con facilità.  E’ sempre più facile costruirle…

Occorre che tutti e tutte, in ogni parte del mondo, manifestino la loro opposizione a questa follia,  scendendo nelle piazze e obbligando i governi a firmare il trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari!!

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Elena Camino è membro della rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente e Gruppo ASSEFA Torino.

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