(Italiano) Un’altra Difesa È Possibile
ORIGINAL LANGUAGES, 5 May 2025
Giorgio Barazza | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service
– Ci sono altri mondi per affrontare le controversie internazionali? Sì. Con la resistenza civile perché un’altra difesa è possibile.
UN PO’ DI STORIA NON FA MAI MALE (alcuni esempi in altri Paesi)
- Una ricerca dal titolo “La resistenza civile nonviolenta ucraina di fronte alla guerra: analisi delle tendenze, degli impatti e delle sfide dell’azione nonviolenta tra febbraio e giugno 2022“ di Felip Daza Sierra ci fa conoscere come amministratori locali (sindaci, consiglieri), associazioni, popolazione civile nei primi mesi dell’invasione Russa sono ricorsi a forme di resistenza civile non armata.
- In Palestina, Cisgiordania, i comitati popolari di resistenza nonviolenta, associazioni e popolazione civile (palestinese e israeliana) così come i “Combattenti per la pace” (associazione di persone che hanno usato le armi e poi hanno fatto altre scelte), stanno da decenni resistendo all’invasione di Israele. Si veda per esempio il docufilm “No other land” premiato al festival di Berlino 2024 e Oscar 2025
- in Danimarca durante la seconda guerra mondiale. È l’unica esperienza dove la non collaborazione delle associazioni, autorità pubbliche (Re compreso) e lavoratori pubblica amministrazione e dei consigli ebraici e l’utilizzo della resistenza non armata hanno impedito ai tedeschi occupanti di eliminare gli ebrei (solo poche centinaia su più di 7.000)
- in Svezia intorno al 1985, a Goteborg sono stati organizzati dei percorsi formativi alla resistenza nonviolenta contro l’abbattimento di un’antica foresta per far posto ad un’autostrada. A queste iniziative hanno partecipato migliaia di persone e avevano come co-protagonisti le autorità locali, le associazioni imprenditoriali, i sindacati, le chiese e le associazioni della società civile. Dopo la formazione sono state attuate forme di lotta difensive, di resistenza verso chi voleva abbattere la foresta. Molti cittadini e autorità, tra cui anche il vescovo, si sono legati agli alberi per resistere a questa politica autoritaria: centro contro periferia (governo contro comunità locale) senza consenso.
UN PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
La resistenza civile non nasce da sola, va concepita, appresa, preparata e collaudata e le amministrazioni locali così come le popolazioni possono essere protagoniste di questa “nuova” realtà. Un primo esperimento è stato il Comune di Cossato (Vercelli) che, nel 1985, ha istituito il servizio comunale per la difesa popolare nonviolenta su iniziativa della campagna di obiezione di coscienza alle spese militari
E’ oramai documentato in “Why civil resistence works? The strategic logic of nonviolent conflict” di Erica Chenoweth e Maria J. Stephan, (nel 2011), che nelle lotte antiregime avevano avuto successo quelle nonviolente al 59% contro il 27% delle lotte violente. Rispetto all’occupazione da parte di potenze straniere il successo scendeva al 41% per le lotte nonviolente, ma calava al 10% anche per le risposte violente. Ma allora perché dobbiamo utilizzare la difesa armata se il risultato è così basso? Il 98% delle vittime nelle guerre sono civili: la popolazione civile è la meno preparata a lottare.
CHE FARE? UNA VISIONE E UNA ALLEANZA
“Ti darò un talismano” (diceva Gandhi). “Ogni volta che sei nel dubbio o quando il tuo «io» ti sovrasta, fa’ questa prova: richiama il viso dell’uomo più povero e più debole che puoi aver visto e domandati se il passo che hai in mente di fare sarà di qualche utilità per lui. Ne otterrà qualcosa? Gli restituirà il controllo sulla sua vita e sul suo destino? In altre parole, condurrà all’autogoverno milioni di persone affamate nel corpo e nello spirito? Allora vedrai i tuoi dubbi e il tuo «io» dissolversi.” Ci dice di semplificare la vita, lo stile di vita, ridurre i consumi. Quanto basta? La nostra impronta ecologica è la “traccia” della nostra presenza su questa terra.
Essa ci dice attraverso un indicatore, l’overshoot day (giorrno del sovrasfruttamento), che il 1° agosto, 2024 per l’Italia è il giorno in cui abbiamo consumato le risorse – gli “interessi” – che ogni anno la terra ci mette a disposizione. Stiamo consumando il capitale disponibile delle future generazioni
UNA POSSIBILITÀ CI SAREBBE: LA CONSAPEVOLEZZA DI NOI CONSUMATORI?
Il Coltan (minerale strategico) abbondante nella Repubblica Democratica del Congo è necessario per i nostri cellulari, tablet, batterie ricaricabili: come evitare che ai 10 milioni di morti (di ieri, durante la gestione di Leopoldo II del Belgio 1885-1908) se ne aggiungano altrettanti negli anni a venire per lo sfruttamento di materie prime indispensabili al “nostro” benessere?
“Il problema più grande che i minatori artigianali del Congo è che le parti interessate a monte della catena si rifiutano di assumersi le responsabilità per loro, anche se tutti traggono profitto in un modo o nell’altro dal loro lavoro (anche noi consumatori). Perché non trattare i minatori artigianali come dipendenti alla pari delle persone che lavorano nelle sedi aziendali. Se le principali aziende tecnologiche, i produttori di veicoli elettrici e le società minerarie riconoscessero che i minatori artigianali sono parte integrante delle loro catene di approvvigionamento di cobalto e li trattassero con la stessa umanità con cui trattano qualsiasi altro dipendente” il problema dello sfruttamento si risolverebbe da solo (Rosso cobalto: come il sangue del Congo dà energia alle nostre vite, di Siddharth Kara)
siamo in guerra?! … e allora … “IN FILA PER TRE” … o no? …
a proposito di SCUOLA:
Presto vieni qui, ma su non fare così/ ma non li vedi quanti altri bambini/ che sono tutti con te/ che stanno in fila per tre/ che sono bravi e che non piangono mai … E’ il primo giorno però domani ti abituerai/ e ti sembrerà una cosa normale/ fare la fila per tre, rispondere sempre di sì/e comportarti da persona civile …
a proposito di VALORI, STORIA, RELIGIONE
Vi insegnerò la morale e a recitare le preghiere/ e ad amare la patria e la bandiera/ noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori/ e discendiamo dagli antichi romani …
a proposito di RISPETTO AUTORITÀ
E questa stufa che c’è basta appena per me/ perciò smettetela di protestare/ e non fate rumore, e quando arriva il direttore/ tutti in piedi e battete le mani …
a proposito di DIFESA ARMATA, ONORE, NEMICI
Sei già abbastanza grande/ sei già abbastanza forte/ ora farò di te un vero uomo/ ti insegnerò a sparare, ti insegnerò l’onore/ ti insegnerò ad ammazzare i cattivi …
a proposito di POPOLO ELETTO, BUONI
E sempre in fila per tre, marciate tutti con me/ e ricordatevi i libri di storia/ noi siamo i buoni, perciò abbiamo sempre ragione/ e andiamo tutti verso la gloria …
a proposito di LAVORO, PRODUZIONE
Ora sei un uomo e devi cooperare/ mettiti in fila senza protestare/ se fai il bravo ti faremo avere/ un posto fisso e la promozione…
a proposito di FAMIGLIA
E poi ricordati che devi conservare/ l’integrità del nucleo familiare/ firma il contratto non ti fare pregare/ se vuoi fare parte delle persone serie …
a proposito di ADULTITÀ
Ora che sei padrone delle tue azioni/ ora che sai prendere le decisioni/ ora che sei in grado di fare le tue scelte/ ed hai davanti a te tutte le strade aperte …
a proposito di PAURA, PREMI, SANZIONI
Prendi la strada giusta e non sgarrare/ se no poi te ne facciamo pentire/ mettiti in fila e non ti allarmare/ perché ognuno avrà la sua giusta razione …
a proposito di VITTIMA SACRIFICALE
A qualche cosa devi pur rinunciare/ in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere/ perciò adesso non recriminare/ mettiti in fila e torna a lavorare …
E se proprio non trovi niente da fare/ non fare la vittima se ti devi sacrificare/ perché in nome del progresso, della nazione/ in fondo puoi sempre emigrare …
Un contributo del Centro Studi Sereno Regis alla marcia della pace Ciriè-Lanzo che si è svolta domenica 6 aprile 2025
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Giorgio Barazza è membro della Rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente.
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Tags: Civil Defense, Denmark, Italia, Palestine/Israel, Peace
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