(Italiano) Predizioni del futuro

ORIGINAL LANGUAGES, 16 Aug 2021

John Scales Avery, Ph.D. | Centro Studi Sereno Regis - TRANSCEND Media Service

Photo by Benjamin Davies on Unsplash

H.G. Wells

11 Agosto 2021 – Herbert George Wells (1866-1946), scrittore inglese estremamente prolifico che scrisse romanza, novella, libri di storia, manuali di biologia, scenari utopici e così via, è stato chiamato “lo Shake-speare della fantascienza”. Durante la sua carriera face varie predizioni del futuro, molte fra le quali sorpendentemente precise. Previde l’avvento di aeroplani, carrarmati, viaggi spaziali, armi nucleari, televisione satellitare e qualcosa di somigliante alla rete W(orld) W(ide) W(eb).

George Orwell e Aldous Huxley

Il famoso libro distopico di George Orwell 1984 ammoniva il mondo sui pericoli del totalitarismo: nel suo libro la gente veniva soggiogata dal terrore. Orwell aveva in mente la Russia stalinista scrivendolo, ma purtroppo sembra descrivere la situazione di un gran numero di paesi odierni.

Aldous Huxley ci ha offerto una visione del futuro altrettanto famosa e distopica nel suo Brave New World [Fastoso mondo nuovo], ove la gente schiavizzata accetta di buon grado il proprio servaggio in cambio di un narcotico euforizzante, “soma”.

Il critico sociale Neil Postman ha confrontato i rispettivi mondi di 1984 e Brave New World nella prefazione del suo libro del 1985 Amusing Ourselves to Death [Trastullandoci a morte], scrivendo:

“Ciò che temeva Orwell era chi bandisse i libri. Ciò che temeva Huxley era che non ci fosse ragione di bandire un libro dato che non c’era alcuno che ne volesse leggere. Orwell temeva chi ci privasse d’informazione. Huxley temeva chi ci desse quel tanto che ci riducesse alla passività e all’  egotismo. Orwell temeva che la verità ci venisse celata. Huxley temeva che la verità venisse annegata in un mare d’irrilevanza. Orwell temeva che diventassimo una cultura in gabbia. Huxley temeva che diventassimo una cultura banale, assorta in qualche equivalente di feelies [pseudo-sentimenti], di orgy porgy [“daje a gavazzare”], e di centrifugal bumblepuppy [“incompetente sbarbatellp centrifugo”].

Come fece notare Huxley in Brave New World Revisited, i civili libertari e razionalisti sempre in allerta per opporsi alla tirannia `hanno mancato di considerare il quasi infinito appetito umano per le distrazioni’. In 1984, si controlla la gente infliggendole dolore. Poi in Brave New World, la si controlla infliggendole piacere. In breve, Orwell temeva che la nostra paura ci rovinasse. Huxley temeva che il nostro desiderio ci rovinasse”.

La crisi della civiltà

Ecco alcuni gravi problemi correlati cui è di fronte oggi la civiltà umana:

MINACCE ALL’AMBIENTE

L’ambiente globale viene distrutto dal consumo eccessivo nei paesi industrializzati, combinato con la rapida crescita della popolazione nelle nazioni in via di sviluppo.  Il cambiamento del clima minaccia di fondere ghiacciai e calotte polari. La fusione completa della calotta di ghiaccio interna alla Groenlandia risulterebbe in un innalzamento di 7 metri del livello dei mari. La fusione completa della calotta glaciale antartica produrrebbe ulteriori 5 metri d’innalzamento. In definitive, se non evitato, un cambiamento climatico catastrofico renderebbe inabitabile gran parte della superficie terrestre, e ne verrebbe corrispondentemente ridotta la popolazione umana.

POPOLAZIONE CRESCENTE, RISORSE IN ESTINZIONE

L’era dei combustibili fossili sta finendo. Per il 2050 petrolio e gas naturale saranno dispendiosi in misura proibitiva. Non saranno più usati come combustibili, ma saranno preservati come fonti per sintesi chimiche. Entro cent’anni varrà lo stesso per il carbone. Gli indici delle riserve – definiti come i volumi delle riserve note divisi per gli attuali tassi di produzione/consumo – per molti metalli sono fra 10 e 100 anni.

LA CRISI ALIMENTARE GLOBALE

Si prevede che entro il 2050 la popolazione umana del mondo raggiunga i 9 miliardi – giusto al momento in cui la moderna agricoltura intensiva ad alta intensità energetica verrà privata dei combustibili fossili per il loro costo. A una crisi alimentare globale potrà contribuire anche il cambiamento climatico. La fusion dei ghiacciai himalayani minaccia le scorte idriche estive di India e Cina. I livelli dei mari in aumento minacciano d’allagare terreni agricoli di bassa quota e il cambiamento climatico produrrà comunque aridità. Le falde acquifere sovrasfruttate stanno calando. Si sta perdendo anche suolo arabile superficiale. Questi elementi combinati producono una minaccia di fame diffusa per la metà di questo 21° secolo, che coinvolgerà miliardi, anziché milioni, di persone.

DISEGUAGLIANZA ECONOMICA INTOLLERABILE

Oggi 2.700 milioni di persone vivono con meno di 2 $ al giorno, e 1.100 milioni con meno di 1 $. 18 milioni di nostril co-umani muoiono   ogni anno di cause collegate alla povertà. Intanto, l’obesità sta diventando un grave problema sanitario nella parte ricca del mondo. Nel 2006, 1.100 milioni di persone mancavano di acqua potabile e malattie da acqua malsana ne uccisero circa 1.800mila. I paesi in via di sviluppo sono anche teatro di una risorgenza di altre malattie infettive, come malaria, tubercolosi farmaco-resistente and HIV/AIDS. La disuguaglianza economica inter- e infra -nazionale mina pure la democrazia. Potenti oligarchie controllano molti governi.

MINACCIA DI GUERRA NUCLEARE

Nonostante la fine della Guerra Fredda, resta grave la minaccia di una catastrofe nucleare. Durante la Guerra Fredda il numero di armi nucleari ha raggiunto livelli pazzeschi – 50.000, con potenza esplosiva totale equivalente a circa un milione di bombe di Hiroshima; detto altrimenti, come 20 miliardi di tonnellate di TNT (tritolo), 4 per ogni persona al mondo. Oggi tale numero è ridotto a circa la metà, ma pur semre abbastanza per distruggere la civiltà umana più volte. Il pericolo di guerra nucleare accidentale resta grave, giacché molti missili [con testate] nucleari sono in permanenza in allerta esilissima, tale da permetterne il lancio entro qualche minuto dal ricevimento di un allarme [grave].

Perdurando per un lungo periodo, la probabilità di una mossa accidentale diventa una quasi certezza. E intanto cresce il numero di nazioni in possesso di armi nucleari, e c’è pericolo che in caso di rovesciamento di un governo instabile (per esempio, del Pakistan), (le) armi nucleari del paese cadano in mano a gruppi sub-nazionali. Contro il terrorismo nucleare non c’è difesa efficace.

IL COMPLESSO MILITAR-INDUSTRIALE

Nel 2020, i bilanci militari mondiali hanno raggiunto un totale di circa due trilioni (cioè due milioni di milioni) di dollari, quasi oltre quanto si può immaginare. Che questo denaro lo si spenda vuol dire che molti campano dell’istituzione guerra. Ricche e potenti lobby del complesso militar-industriale sono in grado d’influenzare mass media e governi.

In tal modo l’istituzione guerra persiste, benché sappiamo benissimo che è una minaccia alla civiltà ed è responsabile di molta della sofferenza degli esseri umani.

LIMITI ALLA CRESCITA

Un tasso di crescita economica “sana” del 4% annuo corrisponde a un aumento per un fattore di 50 in un secolo, di 2.500 in due secoli e di 125.000 in tre secoli.  Nessuno può mantenere un tale tasso di utilizzo di risorse, produzione di rifiuti e livello di crescita tranne che rifiutando di guardare oltre una breve distanza nel futuro. pare verosimile che si raggiungeranno i limiti alla crescita economica per la metà del 21° secolo. (La cultura può ovviamente continuare a crescere). Siamo di fronte a un difficile periodo di transizione da un’economia dipendente dalla crescita per la propria salute a un nuovo sistema economico con dinamica stabile.

H.G. Wells, George Orwell e Aldous Huxley quanto ci hanno azzeccato predicendo questi attuali pericoli per la civiltà umana e la biosfera? George Orwell e Aldous Huxley previdero entrambi che scienza e tecnologia possono essere non sempre benefiche per la società. Sia in 1984 sia in Brave New World, si usa la tecnologia per costringere alla conformità.

Bomba all’uranio

Cosa notevole, il romanzo di H.G. Wells del 1913, The World Set Free [Il mondo liberato], prevedeva lo sviluppo di una bomba enormemente potente con l’utilizzo di uranio. E concludeva correttamente che tale bomba avrebbe reso la guerra proibitivamente pericolosa, e che solo un efficace governo mondiale potesse mettere nuovamente al sicuro il mondo.

Ma questa non è appunto la situazione odierna: non abbiamo un governo mondiale con i poteri necessari a rendere sicuro il mondo; e abbiamo invece le bombe termonucleari molto più potenti [rispetto a quelle, immaginate e realizzate, all’uranio] in possesso di molte nazioni, e la minaccia costante che la civiltà umana e gran parte della biosfera sia distrutta da una guerra termonucleare, innescata da fallo tecnico o umano, o dalla demenza di qualcuno al potere. Per assicurare che il mondo resti sano e salvo, bisogna che l’ONU sia riformata e grandemente rafforzata. Io credo che dovrebbe essere convertita in una federazione, con potere di fare leggi vincolanti gli individui, e un bilancio molto ampliato.

La rivoluzione industriale

Una cosa che tutti gli autori sembrano aver del tutto ignorato è il rapporto fra società industriale e combustibili fossili. La Rivoluzione Industriale ha segnato l’inizio del massiccio utilizzo umano di combustibili fossili. L’energia immagazzinata per vari milioni di secoli di flora (crescita vegetale) iniziò ad essere usata a un tasso all’incirca un milione di volte quello della sua formazione. L’effetto sulla società umana ne è stato come quello di un narcotico. C’è stato un euforico (e del tutto insostenibile) impeto travolgente di crescita sia della popolazione sia della produzione industriale. Frattanto, il carbonio [sic] rilasciato in atmosfera dai combustibili fossili combusti cominciò a duplicare le condizioni che hanno condotto alle 5 estinzioni di massa osservate geologicamente, durante ciascuna delle quali è sparita per sempre oltre metà di tutte le specie viventi.

In Brave New World di Huxley la disponibilità di combustibili fossili e d’altre risorse non è per nulla considerata. L‘uso delle risorse è di fatto incoraggiato da slogan come “Finire è meglio che riparare”. Per il trasporto si usano universalmente elicotteri energivori. Giochi come Centrifugal Bumblepuppy richiedono molta energia. Dovremmo rammentare, tuttavia, che il romanzo di Huxley è una satira della società fordiana, e che Henry Ford e i suoi contemporanei non si preoccupavano della fine dell’era dei combustibili fossili o di catastrofici cambiamenti climatici. Come critica della follia, il romanzo è di certo valido.

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John Scales Avery, Ph.D., parte di un gruppo che condivise il Premio Nobel per la Pace 1995 per il proprio lavoro organizzativo della Conferenza Pugwash su Scienza e Affari Mondiali, è membro della Rete TRANSCEND e Professore Emerito Associato all’Istituto H.C.Ørsted dell’Università di Copenhagen, Danimarca. Presiede sia il Gruppo Pugwash Nazionale Danese sia l’Accademia Danese per la Pace; ha ricevuto la sua formazione in fisica teoretica e chimica teoretica al M.I.T., all’Università di Chicago e all’ Università di Londra. E’ authore di numerosi libri e articoli sia su argomenti scientifici sia su più ampie questioni sociali. I suoi libri più recenti sono Information Theory and Evolution and Civilization’s Crisis in the 21st Century (pdf). Sito web: https://www.johnavery.info/

Original in English: Predicting the Future TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis

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