(Italiano) Il mondo si muove verso sud e est

ORIGINAL LANGUAGES, 4 Aug 2025

Johan Galtung | Centro Studi Sereno Regis – TRANSCEND Media Service

Con l’Impero USA in collasso, parti dell’Occidente in regresso dallo sviluppo (= in inviluppo), il sistema degli stati che sta cedendo il passo a un sistema di regioni -fra cui nuove: America Latina, l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) e l’Est-Asia e forse anche un’Unione Russa con autonomia per la Cec’nya come per i Paesi Bassi nell’Unione Europea – il centro di gravità mondiale sta davvero spostandosi: il mondo si muove verso sud e est

L’economismo ha un focus ristretto: tassi di crescita, Dio=Mammona. Però, che significa tale spostamento per la civiltà, la religione, il Dio più profondo? Vogliate unirvi a me in una mossa da Ovest a SudEst. Conosciamo i paesaggi. Le religioni abramitiche (giudaismo-cristianesimo-islam) in Occidente, il conglomerato hindu nel mezzo, e lo spazio buddhista esteso all’Orient, come tale o col taoismo e il confucianesimo in Est-Asia. Quali sono dei messaggi chiave?

Le religioni, le cosmologie, sono nei nostri cori e menti. Immensi depositori delle esperienze umane, le religioni sono misture di gioielli di saggezza e di fango del negativismo, riflessi dei traumi e delle glorie, per opera o alle spese di altri. Lasciamo perdere queste. Nessuno dovrà dirci che non possiamo ricercare e selezionare i gioielli, ma ci toccherà accettare per fede l’intero complesso. I gioielli sono le verità, gli strumenti, che ci parlano, ci elevano portandoci più vicini a qualcosa sopra di noi stessi. Il fango ci divide, come le dottrine di elezione al di sopra degli altri, di terre promesse che escludono gli altri, di eccezionalismo al di sopra della legge per gli umani e le terre ordinarie. Ce lo lasciamo dietro per un rapido oblio.

E nessuno dovrà dirci che non posiamo eleggere, con altrettanta baldanza, comporre in nuove maniere rubini, diamanti e zaffiri, imparando dai dialoghi, andando oltre, regionalizzando, globalizzando dio.

Io – umanista con chiazze buddhiste – ho la mia collezione di gioielli, frutti di innumerevoli dialoghi in giro per il mondo. Voglio condividerla con voi, e invitarvi a fare lo stesso. Ecco che cosa ho trovato dal:

  • giudaismo: che la verità non è una dichiarazione di fede ma un processo, un dialogo senza fine, come nel Talmud, non nella torah.
  • cristianesimo ortodosso: l’ottimismo della Domenica [di Resurrezione] contrariamente al Venerdì necrofilo degli altri due cristianesimi: Cristo è risorto, è con noi.
  • cristianesimo cattolico: la distinzione fra peccato e peccatore, prendendo posizione contro il peccato, ma condonando a, perdonando, il peccatore che lo fa.
  • cristianesimo protestante: il luterno hier stehe ich, ich kann nicht anders, ossia qui sto, non ho alternative; l’importanza della coscienza e responsabilità individuali. E l’uguaglianza davanti al Creatore.
  • islam: la verità della sura 8:61, ossia quando l’Altro mostra tendenza alla pace e così tu, la pace genera pace. E la verità del zakat, lo spartire con i poveri. e la verità di islam-sala’am, sottomissione congiunta, alla causa della pace, sentimento di solidarietà.
  • hinduismo: la struttura trinitaria del mondo, in quanto Creazione, Conservazione e Distruzione, che applicate ai conflitti vuol dire Creazione considerando il conflitto come sfida ad essere creativi, Conservazione dei confliggenti, e Distruzione di alcunché generi la violenza: conflitto irrisolto, rancore, consuetudine.
  • buddhismo-jainismo: nonviolenza, ahimsa verso ogni vita, la Terra intera, non solo la componente umnaa e l’interfaccia terra-umano. E come parte di ciò, quel che è noto nel buddhismo giapponese come engi, ossia ogni cosa è interdipendente fin dall’origine, senza inizio né fine; nessuno è del tutto colpevoleo del tutto innocente, condividiamo tutti una responsabilità nel ridurre la sofferenza (dukkha) e nell’ intensificare l’(auto)realizzazione (sukha), con liberazione di tutti noi stessi. Il tetralemma, A, B, A&B, -A&-B: o-o, sia-sia, né-né; non solo il dilemma o-o.
  • confucianesimo: il principio dell’armonia isomorfa; dentro di noi – spazio interiore, in famiglia, a scuola, al lavoro, armonia nella società, nel paese, nella nazione, nella regione, armonia mondiale fra le civiltà; con tutti i livelli ad inspirarsi reciprocamente.
  • taoismo: il principio del yin-yang, il buono nel cattivo e il cattivo nel buono, e il cattivo nel buono nel cattivo e il buono nel cattivo nel buono, e così via; una complessità ben aldilà del dualismo occidentale. E “condividi la sofferenza di altri, deliziati della gioia di altri; considera la buona sorte di altri come la tua buona sorte; considera le perdite di altri come le tue perdite”.
  • umanesimo: l’idea dei bisogni umani essenziali, in certa misura riflessi nei diritti imani essenziali come linea-guida etica.

Ci spostiamo dunque a sud e a est. Ci distanziamo dal consumismo individualista accostando il noi-ismo e la condivisione musulmani. E dalla pretesa musulmana dell’unica verità valida per tutti per sempre, alla filosofia della realtà sempre cangiante. E ancora da un sistema di caste senza sbocchi che si oppone alla [propria] distruzione alla ricchezza taoista-buddhista e all’armonia del confucianesimo. Da idee di pace senza speranza [di realizzazione], teorie come “equilibrio dei poteri”, o “occidentalizzarsi”, al beneficio reciproco e uguale; guidati dai bisogni e diritti umani essenziali.

Il dualismo bene-male – Dio-Satana – seduttivo, pericoloso, cede alla sofisticazione dell’ambiguità; lo yin/yang delle contraddizioni. Aggiungiamo all’o-o la ricchezza del né-né e del sia-sia. Confliti che appaiono insolubili improvisamente si snodano; l’incombinabile si può combinare. Ci lasciamo dietro l’idea di un Armageddon, una battaglia finale fra nemici aldilà della redenzione, intenti a far del male, a favore della ricerca congiunta di armonia mondiale. E siamo ricchi.

I nostri gioielli sono molti e svariati. Ci spostiamo dall’idea nauseante di una sola civiltà che sia universale a un mondo multipolare in dialogo. E possiamo globalizzarci ed evolvere scegliendo il meglio.

Dialogo delle Civiltà, Forum di Rodi (Grecia), 7 ottobre 2011

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Johan Galtung (24 ottobre 1930-17 febbraio 2024), era professore di studi sulla pace, Dr. hc mult, e è stato il fondatore della Rete TRANSCEND per la Pace, Sviluppo e Ambiente e rettore della TRANSCEND Peace University-TPU. Prof. Galtung ha pubblicato 1.670 articoli e capitoli di libri, più di 500 editoriali per TRANSCEND Media Service-TMS, e 170 libri su temi della pace e correlate, di cui 41 sono stati tradotti in 35 lingue, per un totale di 135 traduzioni di libri, tra cui 50 Years-100 Peace and Conflict Perspectives, ‘pubblicati dalla TRANSCEND University Press-TUP.

Original in English – The World Moves South and East – TRANSCEND Media Service

Traduzione di Miki Lanza per il Centro Studi Sereno Regis

Go to Original – serenoregis.org


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