(Italian) “Sa Phrala – Ogni Persona E’ Tuo Fratello “

ORIGINAL LANGUAGES, 6 Sep 2010

Silvia Berruto - TRANSCEND Media Service

Io Ho Aderito: Sono Con Rom E Sinti

Oggi.
4 settembre 2010.
A Roma, mobilitazione a Piazza Farnese davanti alla Ambasciata di Francia, dalle ore 14,30 alle ore 18,30.
Manifestazione di Rom e Sinti e società civile, organizzata dal Coordinamento Nazionale Antidiscriminazione (UNAR), composto da circa 100 associazioni.

A Parigi e in tutta la Francia, a Bruxelles, a Vienna, a Budapest, a Lisbona, a Barcellona, a Londra, a Skopje.

Per dire DOSTA a:
NUOVE FORME DI DEPORTAZIONE
RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE CONTRO ROM E SINTI
AI CAMPI NOMADI
ALLA STRUMENTALIZZAZIONE MEDIATICA DI ROM E SINTI A FINI POLITICI

Testo completo del comunicato su www.associazionethemromano.it/coordantidiscrquattrosettembre.htm

Per adesioni: spithrom@webzone.it

Con le nostre compagne e compagni di viaggio Rom e Sinti

In Italia l’azione lanciata da Amnesty International, l’11 marzo scorso, riguardava il cosiddetto “Piano nomadi” ed era contenuta nel rapporto “LA RISPOSTA SBAGLIATA. ITALIA: IL “PIANO NOMADI” VIOLA IL DIRITTO ALL’ALLOGGIO DEI ROM A ROMA.”

Il titolo, emblematico, segnala(va) la convinzione degli attivisti di AI che questo cosiddetto “piano nomadi” non è la risposta corretta al fenomeno sociale dei Rom nei campi nomadi.

Dal 2007 l’Italia ha adottato misure discriminatorie che hanno acuito e perfezionato lo stigma nei confronti dei Rom che vivono in Italia.
I “Patti per la sicurezza” – assolutamente da leggere sul sito del ministero del’ interno (http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/sicurezza/0999_patti_per_la_sicurezza.html) hanno “sancito” e moltiplicato gli “sgomberi forzati” di Rom, variamente agiti e perpetrati.

Il “Patto per Roma Sicura”, siglato il 18 maggio 2007 fra la Prefettura di Roma, il Comune di Roma, la Provincia e la Regione Lazio, ha contribuito a “rafforzare” la percezione di insicurezza di parti di cittadinanza anche nei confronti dei Rom.
Ad accordi “speciali” sono seguiti “poteri speciali”.

Nel maggio 2008, rifacendosi ad una legge del 1992 sui poteri di emergenza in caso di disastri naturali, un decreto del Presidente de Consiglio dei Ministri (DPCM 21 maggio 2008) ha conferito poteri speciali ai prefetti per la durata di un anno, per risolvere l’emergenza Rom in Campania, Lazio e Lombardia.
Il decreto, rinnovato dal DPCM del 28 maggio 2009, ha concesso ai prefetti di derogare ad un certo numero di leggi.
Nel maggio 2009 LO STATO DI EMERGENZA (quale?) è stato esteso ad altre due regioni : il Piemonte e il Veneto.
Il prefetto ha ottenuto poteri che ha potuto esercitare nei confronti di persone di qualsiasi nazionalità ritenute “nomadi”.
E mentre la presidentessa della Regione Lazio, Renata Polverini, avrebbe pregato a Lourdes per i bambini rom coinvolti nell’ultimo rogo in un campo Rom di Roma, si apprende, contemporaneamente, anche che ha tagliato i fondi per i Rom.

Ma il “piano nomadi” non è conosciuto dagli Italiani.
Anche sui censimenti etnici sembrano essere analfabeti.

Prima del “piano nomadi” sono stati eseguiti dei censimenti della popolazione Rom: a Roma, a Napoli e in Lombardia.
Incompleti, imprecisi e anticostituzionali.
Per quel confuso metacensimento italiano dei Rom 2008, che dovrà essere ricordato come “etnico” e “religioso”, e che alcuni giornalisti – ai quali ho avuto il triste deontologico merito di appartenere – hanno segnalato all’opinione pubblica, mondiale e nazionale, sollecitandola a tenere alta l’attenzione.
“Il censimento etnico del 1938 – sostenne nel luglio 2008 Gad Lerner su La Repubblica – non è molto dissimile dal censimento dei non meglio precisati “campi nomadi” del 2008.
Funzionari prefettizi, in conversazioni private, avrebbero confidato che, quasi dappertutto, le schedature necessarie erano già state effettuate da tempo e che l’iniziativa rivestiva dunque un carattere dimostrativo.
Rimando ad un attento esame della scheda utilizzata in Campania, a Napoli, presso la Centrale del latte – la sola, se non erro, ad essere stata diffusa da un quotidiano nazionale – che riporta due campi incostituzionali e irricevibili: ETNIA e RELIGIONE.
Nel più assoluto dispregio della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dei diritti costituzionali previsti per gli stranieri, anche nell’eventuale condizione di irregolarità.
Proprio sulla scia di “persecuzione a mezzo stampa di rom e migranti” in Italia si è costituita nel 2008 un’associazione di giornalisti (giornalisti contro il razzismo/GCR) che ha promosso due campagne di sensibilizzazione contro il razzismo nei mezzi di informazione “I media rispettino il popolo Rom” e “Mettiamo al bando la parola clandestino (e non solo quella) a cui rimando.

Il piano nomadi avrebbe dovuto essere attuato entro il giugno 2010.
Lanciato il 31 luglio 2009 da rappresentanti del Comune di Roma e dal prefetto di Roma, che è anche commissario straordinario per l’emergenza nomadi, è ancora oggetto di discussione politica, perlopiù di basso profilo, senza criteri e senza contenuti risolutivi ma altamente discriminante e discriminatoria, tanto da farmi ritenere, con sempre maggiore convinzione, che si tratti di una consueta, governativa, NON RISPOSTA. SBAGLIATA.

“Noi ci appelliamo al prefetto di Roma perché il piano nomadi non venga attuato. Se effettivamente venisse attuato moltissime sarebbero le violazioni dei diritti dei Rom. Pensate agli sgomberi forzati. Per quanto riguarda il diritto all’istruzione, molti vedrebbero interrotto il loro percorso di scolarizzazione. Perché spostare persone rom dall’altro capo della città e, in alcuni casi, senza nemmeno fornire loro un alloggio alternativo, violando così il diritto all’alloggio di queste persone – vuol dire troncare qualsiasi tipo di legame che esse avevano col tessuto sociale.”
Giulia aveva concluso il suo intervento leggendo parte della testimonianza di Maria Dumitru e di Marius Alexandru dal campo di via di Centocelle nel 2009.
Maria parla del futuro dei suoi figli: “Siamo diventati genitori presto. Non voglio che i nostri figli facciano la nostra stessa vita. Voglio che vadano a scuola e che riescano a trovare un lavoro. Voglio che abbiano una vita migliore della nostra.”

Questo quanto aveva dichiarato Giulia Castellazzi responsabile di AI di Ivrea il 22 aprile scorso nel corso del contributo, tutto al femminile, “La conoscenza e il diritto alla base delle idee per una convivenza civile” co-condotto con Vesna Vuletić e Ivana Nikolić di Idea Rom, nell’ambito del ciclo di incontri proposti dal Centro Studi Sereno Regis dal titolo “Cultura di Pace e Nonviolenza: Lavori in Corso.”

Amnesty International segnala(va) numerosi elementi di irricevibilità e di violazione dei diritti umani contenuti nel cosiddetto “piano nomadi”.
L’Italia, pur vincolata da trattati internazionali sui diritti umani, non previene gli sgomberi forzati che, comunque e sempre, dovrebbero essere un’ultima ratio e che sempre e comunque dovrebbero avvenire a fronte di soluzioni abitative alternative ed immediate da proporre agli “sgomberati”.
I criteri di eleggibilità, ovvero i requisiti per avere un posto all’interno dei “villaggi” sono non ben definiti e sono espressi con la dicitura di “aventi diritto”, senza nulla dire sui altri.
Si è appreso che essi sarebbero basati sulla “buona condotta” e non sull’iniziale possesso di un titolo di residenza.
Il “piano” sarebbe stato elaborato e stilato senza la com-partecipazione consultiva né dei Rom né delle associazioni non governative che lavorano con loro.
Infine il piano colpirà la maggior parte dei Rom che non sono nomadi, e non lo erano neppure nel loro paese di origine, e che non avrebbero alcuna intenzione di vivere nei cosiddetti “campi”.
Ma per i Rom la legge è meno uguale che per gli indigeni italiani.
Uno dei criteri per l’assegnazione delle case popolari è lo sfratto da un appartamento privato.
E lo sgombero forzato, come risulta immediatamente evidente a tutti, non è equivalente ad uno sfratto.
Il diritto ad un alloggio adeguato è un diritto per tutti.
E’ sancito dal Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Art. 11 paragrafo 1), dal Patto internazionale sui diritti civili e politici (art.17), dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Art.27, paragrafo 3) dalla Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, dal testo, rivisto, della Carta sociale europea.
Dunque l’Italia discrimina.
Ecco perché il PIANO NOMADI è UNA (NON) RISPOSTA SBAGLIATA!

Ed ecco perché IO PRETENDO DIGNITA’.
Per tutte le ragioni su indicate ognuno deve prendere una posizione e il sito di AI è www.iopretendodignità.it.

Più che di non risposte, e per di più sbagliate, c’è bisogno di voglia di convivenza, di conoscenza reciproca, di rispetto: non solo dell’altro o dei diritti umani. Serve rispettare e far rispettare la Costituzione della Repubblica italiana.
Servono cuore, idee, “compassione e immaginazione politica” come ricorda Rene Wladow, per tutti, ma più che mai per “i Rom, cittadini del mondo ante litteram”.

Perché quella ed altre emergenze nomadi non hanno niente a che vedere coi nomadi e con l’emergenza.
Costruita e verosimile.
Ma non vera.
Mera costruzione mentale, topos di un’epoca connotata da costruzionismi di varia risma, fondata su stereotipi e su luoghi comuni, è il Leitmotiv di una deriva securitaria e strumentale, utile a fini elettorali, ai seguaci italiani de “L’idiotie en politique” e alle loro ignoranti e disinvolte brigate.
Per questo continuerò ad indignarmi e a lottare. Anche con la scrittura.

Silvia Berruto, gagì engagée
aderente a GCR (http://www.giornalismi.info/mediarom/)

INFO su :

THEM ROMANO

http://www.associazionethemromano.it/coordantidiscrquattrosettembre.htm

European Network Against Racism

http://www.enar-eu.org/Page_Generale.asp?DocID=25135&langue=ENhttp://

CAMPAGNA ANTIRAZZISMO DOSTA “BASTA!”
www.dosta.org/it?

ALTRI MIEI CONTRIBUTI SUL TEMA su http://silviaberruto.wordpress.com
Tra gli altri segnalo:

2008,
“SCHEDATURA DI MINORI E ADULTI ROM”
Una “buona pratica” per un censimento etnico
pubblicato su
Azione Nonviolenta, agosto-settembre 2008, pagg. 20-21;

http://nonviolenti.org/doc/An_08-09.08.pdf

2010,
“AMNESTY INTERNATIONAL E IDEA ROM”
pubblicato su
LIBEROSTILE
(http://liberostile.blogspot.com/2010/04/amnesty-international-di-ivrea-e-idea.html

e su
SILVIABERRUTO.WORDPRESS.COM
29.04.2010

AMNESTY INTERNATIONAL e IDEA ROM

– su TMS Weekly Digest
Portale di Johan Galtung
TRANSCEND Media Service brings to your attention this week’s PEACE
JOURNALISM PERSPECTIVES plus our selection of relevant News, Scholarly
and Journalistic Essays in various languages, and Videos: PEACE
JOURNALISM PERSPECTIVES

– su GIORNALISTI CONTRO IL RAZZISMO (http://www.giornalismi.info/mediarom/)

– sulla newsletter settimanale del Centro Studi Sereno Regis di Torino

Go to Original – silviaberruto

 

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